Per Fumum Torino: l'incenso in mostra nell'edizione del 2020

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La diffusione dell’incenso è arrivata fino a Torino per mettersi in mostra al Museo d’Antichità che si trova all’interno dei Musei Reali di Torino sino al 10 gennaio 2021 ( questa la data da calendario ufficiale).
La rassegna dedicata alla “Lacrima degli Dei” che ha coinvolto tutta la filiera del profumo nel cuore della città metropolitana di Torino, temporaneamente chiusa a causa dei problemi noti ai più, potrebbe riaprire i battenti nel mese di Dicembre.


Silvana Cincotti è la curatrice della mostra, mentre Roberta Conzato è la Presidente dell’Associazione Per Fumum alla quale ho chiesto:

La terza edizione di Per Fumum è stata interrotta nel rispetto dei vari DPCM, la mostra ha subito delle variazioni. Attraverso l’entusiasmo e l’amore per i profumi che ti caratterizzano con quale spirito affronti il futuro dell’Associazione?

La vita ci pone ostacoli ma i limiti ce li poniamo noi, pertanto, ti anticipo il tema della prossima edizione attraverso due date significative 1921 – 2021. Nell’attesa di ulteriori dettagli ti invito fin da ora alla quarta edizione che si svolgerà a Torino presso il Palazzo Madama.
Dalla contentezza mi è venuta improvvisamente voglia di due gocce di Chanel N°5, chissà come mai?


Incēnsum, questo il nome del percorso museale, ha lo scopo di far conoscere gli odori attraverso oggetti che nel passato hanno avuto un profumo perché lo hanno contenuto, oppure perché facevano parte di strumenti del mestiere e ne sono venuti a contatto.
Immaginare il fumo profumato e studiarne la storia, attraverso una linea che scandisce il tempo, significa conferire la giusta dignità a ciò che a tutti gli effetti è una grande eredità del passato.


Il nostro viaggio inizia da qui, dalla “via dell’incenso” , patrimonio dell’UNESCO dal 2000, che attraversa l’ Oman e lo Yemen per giungere in luoghi lontani dove appare, all’improvviso, un fuggevole occhieggiare di Boswellie, alberi capaci di vivere in posti caratterizzati da una grande siccità.

L’incenso si ricava principalmente dall’incisione dell’arbusto della Boswellia Sacra attraverso canali resiniferi dai quali “cola” un succo bianco che si indurisce a contatto con l’aria.
Dagli alberi più vecchi si ottiene la resina più profumata.


L’incenso è stato uno dei tre doni offerto dai Re Magi a Gesù, resina naturale la cui fumigazione ha una forte valenza nella religione Cristiana ma anche nel culto ebraico.

Benefici dell'incenso

Introdotto dalla Cina in Giappone attorno al 538-710 d.C, il Kō è parte integrante degli usi e costumi del popolo giapponese, non solo è usato nelle cerimonie o durante lo svolgimento dei rituali, ma si è sviluppata una vera e propria arte, il KOH - DO, letteralmente “via dell’incenso”.

Quattrocento anni fa, in Giappone, un sacerdote Zen dipinse una pergamena che esaltava le dieci virtù di questa resina. Il documento è stato chiamato “Le dieci virtù dell’incenso (Kō – Koh)”, cioè i benefici derivanti dal suo utilizzo:

  1. L’incenso facilita la comunicazione con il trascendentale
  2. L’incenso purifica la mente e anche il corpo
  3. L’incenso rimuove le ansie e le impurità
  4. L’incenso mantiene viva l’attenzione e la prontezza
  5. L’incenso può essere un compagno nei momenti di solitudine
  6. L’incenso garantisce un momento di pace in un mondo frenetico
  7. Anche quando l’incenso abbonda non annoia mai
  8. Se è poco gratifica ugualmente
  9. Se conservato a lungo mantiene le sue qualità
  10. Se usato ogni giorno non fa male 

La base dell'incenso giapponese è la polvere della corteccia di Tabu-no-ki alla quale vengono aggiunti altri ingredienti macinati o oli essenziali, in particolare, vi voglio ricordare: benzoino, legno di sandalo, legno di agar, olibano.
Il composto viene lavorato dandogli una forma a bastoncino per poi passare all’essiccazione. Per ottenere dal nostro stecco profumato una migliore prestazione non è da trascurare la tipologia di supporto.

L'incenso in profumeria

L’incenso è anche materia prima per la profumeria: dopo alcune settimane dalla raccolta, la resina si addensa sotto forma di gommoresina, dalla quale si può ricavare un olio essenziale, un resinoide o una assoluta.
L’olio essenziale è ottenuto per distillazione in corrente di vapore della materia grezza.
Il resinoide, dal colore ambrato, si ottiene trattando la gommoresina con un composto chimico , il benzene.
L’ assoluta è ricavata dopo aver sciolto nell’ etanolo il resinoide che viene congelato per eliminare qualsiasi tipo di impurità e poi disciolto in alcol, previa evaporazione del solvente.


Odore pungente, riconoscibile da tutti a distanza nonostante i diversi nomi: è l’ Incensum dei Romani, l’Olibano, in inglese è frankincense mentre per gli ebrei è conosciuto come lebonah.


Nei mesi di maggio e giugno i Jabali, i beduini di montagna, estraggono la resina e la lasciano essiccare e cristallizzare per tutta l’estate; la produzione viene poi raccolta a Sumhurum, città nella quale, secondo la leggenda, viveva la Regina di Saba e da cui partivano tutte le spedizioni dirette al Mediterraneo.

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