I frutti rossi usati in profumeria

Per rendere un profumo sorridente a volte bastano delle note alla frutta e tra le sfaccettature, quella fruttata, è la più solare e colorata. Di grande tendenza, da più di dieci anni, questi effluvi polposi vengono scelti per donare giocosità e spensieratezza ad una fragranza. Mi raccomando, non sono da confondere con gli odori provenienti dai vitaminici agrumi. Luminosi proiettori che si adagiano tra le note di testa e sembrano pronti a dire: benvenuti, mettetevi comodi e buon divertimento. Tra isolati naturali, blends, riproduzioni e aldeidi fruttate a catena lunga, tra le più famose c’è la C14 e profuma di pesca, possiamo avere frutta fresca tutto l’anno dentro le nostre formule. Questo tipo di materie prime si collocano, generalmente, tra le note di cuore. I frutti rossi, corposi e ricchi di succo, donano al percepito delle sensazioni vellutate e aggraziate, si sposano decisamente bene anche con profumi con sfaccettature fiorite. Aiutano a sfumare accordi legnosi, a volte difficili da mettere insieme, esaltano basi con note di tabacco e arrotondano le spezie. Dalla Borgogna, Francia, arriva un’ assoluta di ribes nero, viene ricavata dalle gemme della pianta. La raccolta avviene per pochi mesi, dalla fine dell’anno, in pieno inverno, fino ai primi giorni di febbraio. Un materiale dalla densa consistenza e dal meraviglioso colore verde. Il profilo olfattivo, un cocktail di frutta mista con sottotoni speziati e tracce zuccherine, è utilissimo per svecchiare formule dalla costruzione troppo classica. Non c’è ribes nero senza note acidule, in un certo qual modo, rinfrescanti, che donano un gran carattere attraverso un arcobaleno di note fiorite con un potente aroma legnoso. Molto diffusivo e luminoso è il ribes da blend completamente naturale, è dolcissimo come una confettura di frutta, ricorda non solo il ribes nero ma anche altri frutti di bosco. Se vi pare di avvertire anche nuances di violetta, non state sognando. Perfino dalla foglie di alcuni frutti rossi è possibile ottenere dell’ottima materia prima e da quelle dei lamponi, per esempio, si ricava una preziosa assoluta. Un capolavoro di materia prima, dall’aroma goloso e molto elegante. Attribuisce tanta profondità e sorprendente complessità al composto che ne viene in contatto. Si ricava con solvente attraverso la selezione e lavorazione delle foglie di Rubus Idaeus, provenienti dalla Francia. Tra le nuove uscite del marchio Alyssa Ashley non posso trascurare il Musk Red Berry, perché si apre con succose note intrise di sole, pepe rosa e bergamotto. Il suo cuore è soffice e sensuale: i semi di Ambrette sono abbinati a succosi frutti rossi, fiori di pesca e un bouquet bianco di gelsomino e magnolia. Vaniglia, muschio, avena e legni bianchi creano una piuma ultra morbida. Inequivocabilmente unisex, è disponibile nel flacone da 100 ml, 50 ml e in un comodo formato da viaggio da 30 ml. La concentrazione in edp caratterizza il Musk Red Berry e rende la sua performance decisamente interessante. Profumo divertente, smaliziato e confortante è quello che si ricava da un blend di fragoline di bosco, il piccolo produttore ha deciso di non dichiarare la formula. Questo segreto lo rende ancora più speciale. Mentre la fragola Oliffac, specialità IFF (riproduzione sintetica), è una materia più ricca, terrosa. Aggiunta a composizioni alla rosa da volume e vivacità. Dovete sapere che esistono poche materie prime naturali fruttate. Nonostante le nuove tecnologie, ed estrazioni sempre più precise, non è scontato che sia possibile estrarre il principio olfattivo dei frutti, a causa della consistente presenza di acqua. Nella categoria dei frutti rossi (indipendentemente dal loro colore) si fanno tradizionalmente rientrare tutti i frutti di bosco, inclusi: mirtilli, more, ribes fragole, amarene, giliegie. A volte viene estesa la definizione ad alcune bacche rosse, come le bacche di goji.

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